Sono spesso i piccoli stati e le forme di regno particolarmente specifiche a destare l’attenzione degli storici, soprattutto se per qualche motivo arrivano da lontano e che nonostante le loro limitate dimensioni resistono come entità indipendenti, ed è il caso di Andorra che esiste fin dal XII secolo e che ancora oggi evidenzia una forma di particolarità legata sia allo stato francese che alla cultura spagnola, trovandosi a metà sia geograficamente che culturalmente. Anche Andorra da oramai molti anni fa ricorso all’euro e la moneta da 2 euro è sicuramente abbastanza rara da essere ricercata dagli appassionati.
La storia di Andorra è divenuta popolare anche grazie al grande impulso turistico che ha portato questo piccolissimo stato a diventare famoso.
Ma quanto vale oggi una moneta da 2 euro di Andorra? E come riconoscerla?
2 euro di Andorra, riconosci questa moneta? Ecco quanto vale oggi
Entità sviluppatasi nel Medioevo, è stata solo relativamente “colpita” da vari eventi che hanno modificato il tratto del vecchio continente: di fatto il Principato di Andorra è di influenza francese ma ha nel catalano la sua lingua ufficiale, seppur sono comunemente parlati sia lo spagnolo che il francese, è formalmente legato a concetto di diarchia ossia è sorretto nelle decisioni parlamentari dalle decisioni del presidente francese e dal coprincipe di Andorra.
L’euro è arrivato in Andorra circa un decennio fa per questo non è facile trovare monete con le tipiche simbologie del piccolo principato, ad oggi il 6° stato più piccolo al mondo.
Spesso sono proprio le monete di piccole realtà come questa ad essere più rare e quindi interessanti: sulla moneta da 2 euro andorrana è presente e riconoscibile lo Stemma di Andorra con sotto la scritta in latino “VIRTVS VNITA FORTIOR”, l’altro lato è identico a qualsiasi altra moneta da 2 euro, l’emissioe non è stata modificata da allora.
Quanto vale?
Data le piccole dimensioni del Principato, la moneta da 2 euro di Andorra può valere tra i 10 ed i 40 euro a seconda dell’anno di coniatura ed a seconda delle condizioni di una singola moneta: si tratta infatti nello specifico degli anni 2016, 2021 e 2022 come quelli più rari. Un esemplare tenuto perfettamente del 2016 può essere valutato anche a cifre maggiori di 60 euro, qualsiasi altro errore di conio o particolarità su uno dei lati della moneta può far ulteriormente aumentare il valore collezionistico di un singolo esemplare.
