Partita IVA obbigatoria per questi lavoratori: ecco la novità che sorprende tutti

La popolazione italiana dal punto di vista professionale viene sommariamente indicata come di piccoli e medi imprenditori, ai quali si accomnpagnano delle naturali figure di spicco come ovviamente quelle legate allo stato o che hanno scelto un settore completamente  diverso. I professionisti e i lavoratori dipendenti sono statisticamente sempre di più, soprattutto coloro che si occupano di settori come l’informazione pur non essendo giornalisti o figure simili, per questo motivo la partita IVA trova una forma di regime fiscale per chi non dispone di una forma di contratto dipendente ma provvede in modo autonomo a tutto ciò. Ed è un ambito in continuo cambiamento in Italia, come evidenziato anche da varie figure anche alcune “nuove” in questo ambito e proprio da questo periodo l’applicazione della partita IVA è obbligatoria per una “nuova” specifica categoria.

Infatti come evidenziato dall’Agenzia delle Entrate  quindi dall’entità che si occupa tra le altre cose anche del calcolo delle imposte, una spiccata figura professionale dovrà adeguarsi ed attivare la partita IVA.

Questo a causa di una diversa concezione effettiva della figura lavorativa come indipendente.

Partita IVA, ecco per chi è obbligatoria adesso

La popolazione italiana dal punto di vista professionale

Non è un caso che varie tipologie alternative, ma comunque associate alla partita IVA (che è contraddistinta da una forma di identificazione composta da undici cifre) come lo sviluppo del Regime Forfettario risultino essere non solo maggiormente diffuse ma anche incentivate dall’esecutivo di turno che infatti proprio in questo senso ha aumentato la soglia massima di importo, ampliando quindi potenzialmente le persone che hanno bisogno di farne parte.

E’ molto recente il comunicato dell’Agenzia delle Entrate che di fatto comunica la necessità da parte dei docenti che tengono le lezioni private di dover operare attraverso una partita IVA, nello specifico gli insegnanti che ufficialmente conferiscono delle lezioni private, quindi un contesto non così esiguo che può riguardare vari “piani” di insegnamento.

Secondo una nota ufficiale pubblicata dall’Agenzia delle Entrate lo scorso 8 marzo 2024 infatti questa nuova disposizione è obbligatoria per qualsiasi forma di docente abilitato all’insegnamento che qualora voglia continuare a sviluppare lezioni all’esterno del contesto scolastico dovrà obbligatoriamente munirsi del regime forfettario oppure del regime speciale.

Ricordando che sempre secondo questo schema il regime forfettario non risulta essere compatibile con il regime speciale, reso disponibile per le figure professionali a partire dal 2019.

La scelta ricade quindi sul regime forfettario che prevede una aliquota del 15 per cento, senza applicazione dell’IVA, ma con la necessità di emettere la fattura, oppure il regime speciale con l’imposta IRPEF del 15 per cento sui compensi che derivano dall’attività di lezioni private e ripetizioni.

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