Antica sterlina d’oro: se conservi questa, ecco quanto guadagni oggi!

Tra le valute europee e mondiali di maggior pregio e storia alle spalle figura sicuramente la sterlina britannica, a lungo una delle più influenti dell’Occidente e riconosciuta come tale in tutto il globo terracqueo almeno fino alla metà del Novecento, con emissioni ed un’influenza estremamente attiva in buona parte dei contesti finanziari. Le monete di maggior impatto economico ma anche collezionistico sono senza dubbio le valute d’oro, quasi sempre riconoscibili dalla finitura molto pregiata e dal volto del re o della regina di turno ed oggi come in passato una antica sterlina d’oro può valere molto di più del corrispettivo peso in oro.

L’oro infatti è sicuramente il fattore di maggior riconoscibilità in senso assoluto ma non identifica in toto il pregio di queste monete.

Emissioni che sono utilizzate da molti decenni anche come mezzo di investimento. Alcune però sono naturalmente più rare di altre, come l’esemplare in figura.

Antica sterlina d’oro: se conservi questa, ecco quanto guadagni oggi!

sterlina d'oro

La sterlina è stata concepita come valuta del Regno Unito poi divenuto impero britannico fin dalla fine del 15° secolo almeno nella variante che ancora oggi è riconosciuta come tale. Proprio alla fine del 15° secolo è stata concepita la prima variante di emissione d’oro, ai tempi quasi totalmente concepita da oro puro, ridotto poi al comunque ragguardevole valore di 22 carati contro i 23 iniziali.

Ribattezzate rapidamente sovrane dal volto del re o della regina di turno, hanno avuto un decorso non continuo, sostituite nel corso delle generazioni da altre emissioni e poi dismesse dall’inizio del Novecento per Alcune decadi.

Inevitabilmente sono le monete dedicate a fasi molto importanti della storia britannica a raccogliere maggiori consensi tra gli appassionati in modo specifico per le emissioni concepite in meno esemplari di altri, come le varianti con il volto della Regina Vittoria, una delle più longeve della storia della monarchia britannica durante i primissimi anni di regno.

Un esempio è l’esemplare con lo scudo coronato del 1838, rarissimo da trovare soprattutto in condizioni fisiche eccellenti: si tratta di una emissione infatti che può far guadagnare da una base di circa 2500 euro per un pezzo ben conservato fino a oltre il doppio per esemplari tenuti sempre al riparo di qualsiasi elemento.

Esemplari con i rami di alloro leggermente più lunghi che arrivano quasi alla corona sullo scudo sono ancora più rari e possono valere fino a 8000 euro se in perfetto stato.

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