È tradizionalmente una delle forme di imposte e costrizioni maggiormente quanto culturalmente diffuse, ma il Canone Rai resta qualcosa di estremamente utile allo stato e nel dettaglio anche nei confronti del servizio pubblico identificando una forma di bisogno costante sotto forma di aiuto da parte dei cittadini. Ma anche il canone Rai ha delle eccezioni e se fai parte di alcune categorie specifiche puoi non pagarlo senza incorrere in forme di multe.
Perché anche se viene chiamato in questo modo, la tassa televisiva non è un vero e proprio canone ma risulta essere qualcosa di non facoltativo ma obbligatorio per la maggior parte dell’utenza.
Come detto però esistono delle eccezioni: alcune categorie di cittadini possono non pagarlo ottenendo una esenzione totale .
Canone Rai, non devi pagarlo se fai parte di queste categorie – LISTA
Esiste dagli esordi della diffusione della TV in Italia anche se ha preso progressivamente posto con costanza nell’ immaginario collettivo restando anche qualcosa di fastidioso se non addirittura inopportuno dato dimostrato anche dai numeri; fino al 2016 infatti il canone Rai veniva spontaneamente e regolarmente corrisposto solo da una risibile percentuale di italiani, proprio da questo specifico anno la tassa televisiva è divenuta una costanza applicata alla fattura dell’energia elettrica così da apparire effettivamente parlando meno facile da “evadere”.
Questo sistema ha permesso di portare la percentuale di paganti a circa il 30% e da allora il formato è rimasto il medesimo anche per il 2024.
Anche le tipologie di esenzione applicate a categorie specifiche sono rimaste invariate, ecco chi può fare richiesta di esenzione del canone Rai, quest’anno ridotto da 90 a 70 euro annui:
Chi non è munito di un apparecchio televisivo.
I titolari con almeno 75 anni di età compiuti che hanno un reddito di al massimo 8000 euro incluso quello dell’eventuale coniuge (non va applicato quello degli eventuali badanti o colf di sorta).
I militari NATO di stanza in Italia.
I rivenditori di apparecchi televisivi e coloro che sono inquadrabili come riparatori.
L’esenzione non è mai automatica ma va rinnovata ogni anno attraverso un modulo da scaricare e compilare dal portale dell’agenzia delle entrate e da inviare tramite raccomandata o PEC. È possibile anche sviluppare la richiesta di esenzione direttamente dal portale dell’agenzia delle entrate con una forma di identità digitale.
Inoltre la suddetta richiesta può essere concepita anche attraverso un qualsiasi Caf patronato abilitato sul territorio nazionale.