Percentuale di invalidità: attenzione alla novità, ecco cosa cambia

Il concetto di pensione in Italia è da sempre un argomento delicato da affrontare da parte di chi si occupa di politica e da parte dello stato, ma corrisponde anche ad una delle principali criticità, in quanto la percentuale di potenziali pensionati e quelli che sono effettivamente parte della categoria già da adesso. La percentuale di invalidità rappresenta un valore differenziato che permette a percentuali più o meno definite da vari fattori di poter rientrare nella categoria dei pensionati anche se non si tratta di qualcosa di “fisso”, ma al contrario un concetto che si presta ad essere soggetto a rivalutazioni varie.

Quali sono le principali novità che riguardano il 2023, in merito alle percentuali delle pensioni di invalidità anche per il prossimo futuro.

Alcune peculiari novità sono state di fatto già rese realtà da parte dell’attuale ordinamento, ma qualli sono e che effetto hanno?

Percentuale di invalidità: attenzione alla novità, ecco cosa cambia

Percentuale di invalidità

Le percentuali indicano un fattore che implica  alcune necessita come l’ausilio di pensioni specifiche, ma anche accompagnamento, oltre che esenzioni e bonus di natura economica di tipo assistenziale, come ad esempio le esenzioni del ticket, che sono queste concepite in base a scaglioni.

La rivalutazione delle pensioni ha avuto effetto anche sugli invalidità, ed ogni anni il sistema della perequazione delle pensioni cambia gli importi per tutte le fasce di pensionati: quella che fa riferimento al 2022 ma che si “riflette” al 2023 è determinata in misura pari al 7,3%  che ha portato le pensioni minime ad aumentare.

L’esenzione del ticket già menzionato è stata mantenuta praticamente invariata in due scaglioni ossia chi ha una invalidità pari a 2/3, cioè dall’1% al 66% di invalidità, ricevono un’esenzione parziale dal pagamento del ticket, mentre sopra l’80 % di percentuale l’esenzione è totale.

In ambito generale la percentuale attiva nel 2023 al di sotto del 33 % il soggetto non gode di alcuni vantaggi, non essendo inabile effettivamente, ma a partire dal 34 % viene resa disponibile una Concessione gratuita di ausili e protesi relativa al tipo di invalidità motoria o psichica.

Dal 46 % scatta il collocamento mirato, ossia una forma prioritaria dell’ambito lavorativo che mette maggiormente in prima linea gli invalidi, oltre il 50 % è previsto il congedo straordinario per cure, se previsto dal CCNL.

Dal 74 % di invalidità può essere iniziato a concepire l’assegno pensionistico mensile di invalidità ma anche l’eventuale richiesta dell’Ape Sociale, una forma di prepensionamento, mentre con il 100 % oltre a tutto quello menzionato viene fornita dietro richiesta la pensione di inabilità oltre all’esenzione totale nell’ambito del ticket.

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