La pensione non è mai tutta uguale, indifferentemente dalla tipologia e dalla categoria di cittadini / lavoratori di cui facciamo parte , questa identifica una struttura dell’ordinamento assolutamente importante seppur sbilanciato nel nostro paese che da sempre ha problemi nel calcolare e ricalcolare gli importi giusti. Sia perchè è una nazione fondamentalmente “al di là con gli anni” , ma anche per una questione di situazioni molto diverse tra cittadino e cittadino. Per questo anche per il mese oramai imminente di marzo 2024 le pensioni saranno modificate per la quasi totalità dei pensionati.
Questo a causa di alcuni passaggi programmati che servono al ricalcolo degli importi per categorie, basando il tutto anche sull’inflazione che è un dato variabile.
Cosa cambierà concretamente sui cedolini di pensione di marzo 2024? Vediamolo insieme.
Pensioni Marzo 2024: ecco come cambiano gli importi – LISTA
A prescindere dai mesi successivi, alla fine di ogni anno solare qualsiasi governo tramite vari strumenti come la legge di bilancio, che è una forma di anticipazione del denaro che andrà a spendere per praticamente tutto, viene organizzata anche la percentuale di pensione e gli aumenti relativi che andranno valutati per le varie forme di pensione attraverso il sistema della perequazione, che di fatto riequilibra il potere d’acquisto del denaro applicato al contesto pensionistico.
La rivalutazione è già arrivata per il 2024 è sarà confermata alla percentuale del 5,4 % anche per il mese di marzo, quindi non saranno previsti aumenti per il prossimo mese, rispetto a quelli immediatamente precedenti: questo significa che l’aumento pari al 5,4 per cento sarà totalmente effettivo per le pensioni nette fino a 2.272 euro, per tutti gli importi più alti il taglio andrà progressivamente riducendosi. Quindi chi percepisce una pensione di 1000 euro al mese potrà contare su un aumento di circa 54 euro al mese, circa il doppio per chi arriva alla soglia di 2.272 euro al mese.
Vanno però calcolate quali sono le nuove aliquote Irpef 2024 ossia le tasse pagate sulle pensioni, per gli importi annui effettivi fino a 28 mila euro si applicherà il 23 %, quindi in linea delle previsioni recenti, mentre per importi annui da 28.001 fino a 50.000 euro la percentuale che sarà calcolata in anticipo da pagare ammonterà al 35 %, mentre per tutti i redditi pensionistici oltre 50 mila euro annui, la percentuale sarà del 43 %. Rispetto agli ultimi anni si nota l’eliminazione dello “scaglione centrale” condizione che ha già diviso abbastanza le opinioni.