Gettone telefonico in nichel: sai quanto può valere oggi?

La ricerca storica degli oggetti che hannofatto parte della tradizionale normalità sono corrispondenti soprattutto a forme di prodotti che matengono una forma di nomea e di impatto sociale considerevoli oggi come in passato, anzi spesso sono proprio quelli oramai caduti in disuso ad essere quelli maggiormente rilevanti sotto tutti i punti di vista, come appare evidente anche dal gettone telefonico che è stato prodotto in numerose leghe di metallo, dallo zinco all’ottone passando dal nichel.

Anche se hanno avuto a lungo l’apparenza di una moneta, i gettoni sono stati impiegati soprattutto nella loro funzione principale ossia quella di sostituire il contante per effettuare le telefonate.

Oggi sono divenuti oggetti da collezione, non per forza rari nella loro interezza ma in qualche modo assolutamente rilevanti.

Gettone telefonico in nichel: sai quanto può valere oggi?

Gettone telefonico in nichel

Il materiale identifica la scelta e la provenienza di un singolo gettone come risulta evidente anche da altri fattori, come le varie sigle e l’appartenenza effettiva di questo oggetto che in Italia è stato prodotto fin dagli anni 20, e con numerosi cambiamenti strutturali è “sopravvissuto” fino a non troppi anni fa nell’utilizzo effettivo. Ma realisticamente, si può considerare il gettone telefonico qualcosa di raro?

In alcuni casi si, anche se bisogna per forza di cose “guardarsi indietro” e provvedere alla ricerca di esemplari molto antichi e rari, magari iniziando da quelli degli anni 20 e 30, che sono anche maggiormente ricchi di valore storico effettivo, e proprio gli esemplari pre seconda guerra mondiale costituiscono quelli maggiormente rari e rappresentativi in senso assoluto, in quanto possono evidenziare delle differenze all’interno dello stesso paese.

Ad esempio il gettone telefonico concepito a partire dal 1928 dalla TIMO, Telefoni Italia Media Orientale S.A che si è occupata della produzione di gettoni telefonici e servizi correlati nelle regioni adriatiche, e l’Emilia-Romagna. E’ stata anche una delle prime società telefoniche ad operare nel nostro paese, fondata nel 1923 nonchè una delle prime a sviluppare gettoni telefonici dopo la Stipel.

I gettoni telefonici della TIMO sono stati per l’appunto concepiti a partire dal 1928 , e sono tutti molto rari, le varianti in ottone valgono tra le 50 e le 150 euro se in condizioni eccellenti (un esempio di questo esemplare si trova proprio in un’immagine in basso) mentre la più rara variante in nichel, quasi introvabile, può oggi far guadagnare al fortunato possessore da 150 fino a 350 euro se si trova però in condizioni Fior di Conio.

Emilia-Romagna, Marche, Umbria (tranne il circondario di Orvieto, gestito dalla TETI), Abruzzo e Molise.

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