Falò abusivi parte l’operazione di Kyma

TARANTO – La Polizia di Stato, la polizia locale e Kyma Ambiente Amiu hanno rimosso le cataste di legno accumulate per i falò abusivi.

Infatti, per il 19 marzo (giorno di San Giuseppe), a Taranto c’è questa tradizione di bruciare materiali di ogni genere.

Si pensa possa portare prosperità alla città in onore del Santo. In realtà, dato che i materiali sono inadeguati, si creano esalazioni di sostanze nocive e conseguenti danni per la salute.

In più, per via del Coronavirus c’è divieto di assembramento di attività all’aperto, se non per stretta necessità.

Infatti, si può uscire solo per fare la spesa o per portare fuori il cane o per motivi di lavoro. Per questo, quindi, le Forze dell’Ordine e Kyma hanno collaborato con il Comune di Taranto per risolvere il problema dei falò abusivi già realizzati.

I primi interventi, in particolare a Paolo VI, dove ci sono state anche proteste e attacchi da parte di alcuni cittadini.

“Neanche le tradizioni più consolidate possono consentire la violazione delle norme. Grazie al supporto di Polizia di Stato e Polizia Locale abbiamo consentito agli operatori di poter procedere alla rimozione, limitando al minimo rischio disagi” ha spiegato l’assessore comunale Gianni Cataldino.

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