CasaImpresa Taranto ospita incontro sulle bonifiche

Incontro sulle bonifiche al quale tra gli altri hanno preso parte De Giorgi e Vianello. Il tema dell’ex Ilva è sempre caldo nella zona ionica e dintorni.

De Giorgi all’incontro su Taranto

«Nel corso della riunione sono stati affrontati diversi temi, ma soprattutto quello legato alla bonifica del primo seno del mar Piccolo – spiega l’onorevole De Giorgi (Movimento 5 stelle)-, operazione che ha subito un brusco stop dopo la decadenza dalla carica del commissario Vera Corbelli. Le organizzazioni sindacali hanno espresso forti perplessità riguardo alla decisione di non seguire il percorso economico-scientifico avviato in precedenza. Situazione che ha, di fatto, impedito non solo la stesura di un valido cronoprogramma capace di indicare tempi e risorse per portare a termine le bonifiche, ma ha anche compromesso la dignità e la sopravvivenza di un settore che si sente completamente abbandonato e privato di ogni attenzione».

Le decisioni al termine della riunione

“Due le decisioni arrivate al termine della riunione: «Fissare un incontro con il ministro per il Sud e istituire un tavolo monotematico per tentare di trovare soluzioni rapide ed efficaci ad un problema che, trascinandosi da diversi anni, ha messo in ginocchio più di mille famiglie- fa sapere la rappresentante della Camera dei deputati-. Preso atto delle istanze delle organizzazioni sindacali, ho affermato che sarà necessario non solo procedere alla scelta di un nuovo commissario propriamente tecnico, ma un altro, ineludibile, passaggio dovrà essere quello di dimostrare al governo l’urgenza degli interventi con la richiesta dello stanziamento di ulteriori fondi e di indennizzi a favore di chi vive grazie al settore della pesca e della mitilicoltura». Annunciata, infine, la presentazione di un question time al Consiglio dei ministri e di una mozione che lo impegni «ad adottare le misure più adeguate – conclude De Giorgi – per far sì che le bonifiche del Mar Piccolo non restino solo promesse da mantenere chissà quando». Queste le sue parole.

Prende la parola Giovanni Vianello

“Ho accettato con piacere di incontrare i settori produttivi dei mitili e della pesca di Taranto poiché non solo sono attività produttive che coinvolgono diverse centinaia di lavoratori ma anche perché rappresentano attività storiche e identitarie del Mar Piccolo che sono state penalizzate, senza alcun indennizzo, dall’inquinamento delle grandi industrie e dell’arsenale militare. Condivido pienamente le loro preoccupazioni sullo stallo delle bonifiche che ormai dura da troppo tempo. Nonostante diverse interrogazioni parlamentari che ho presentato, il Governo Draghi non ha ancora risposto.”

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Poi “Occorre chiarire – prosegue Vianello – che queste bonifiche non riguardano ne le “aree escluse” dell’ex Ilva in capo ai Commissari Ilva in AS oggetto del recente art.21 del Milleproroghe, ne della Cemerad, ma invece sono altre zone individuate circa dieci anni fa e fanno capo ad un altro commissario, ruolo ricoperto prima da Alfio Pini poi dalla dott.ssa Vera Corbelli e dall’ottobre 2020 dal Prefetto di Taranto Martino, nominato dal Governo Conte II quando la delega al CIS di Taranto era detenuta dell’ex sottosegretario Mario Turco. Con questa ultima nomina del Governo Conte II, inspiegabilmente, il lavoro di bonifica è stato prima rallentato e poi interrotto e nonostante la nomina sia scaduta a ottobre 2021, non è stato ancora nominato un nuovo Commissario.

L’emendamento in Binancio

Infine “Giova ricordare che – conclude Vianello – grazie ad un mio emendamento in legge di bilancio 2022 il Commissario dovrà eseguire le bonifiche in rispetto delle norme ambientali e dei beni culturali e con un altro mio emendamento alla legge di bilancio 2021 il Mar Piccolo è diventato un’Area Marina Protetta di prossima istituzione, ma lo sarà previa bonifica, pertanto sono doppiamente interessato dal dirimere lo stallo che si è generato sotto il Governo Conte II e sussiste con il Governo Draghi. Da circa un mese sto chiedendo al Ministro Carfagna un incontro per discutere sul tema ma inspiegabilmente e in barba alla leale collaborazione tra Parlamento e Governo, non mi è stato ancora concesso. Auspico che lo faccia presto, nel frattempo aggiornerò la commissione d’inchiesta Ecomafie.”

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