Truffa del wangiri, attenzione: cos’è e come difendersi

Il mondo delle truffe telematiche è ampio ed assolutamente diversificato, eppure legato da una forma di analogo filo conduttore tra i vari ambiti possibili ed immaginabili, quasi sempre questo ha infatti un funzionamento unico che viene mantenuto nella sua relativa efficacia seguendo una medesima logica. Ed alcuni termini come phishingsmishing ma anche spoofing oltre ai vecchi ed oramai vetusti termini hackercracker che oramai sono stati sotitutiti da altri perchè le varie forme di truffa sono spesso sempre aggiornate. E’ così solo in pate per la truffa del wangiri si applica sul cellulare e che di fatto costituisce una “nuova versione” di un vecchio metodo, decisamente fastidioso, che può prosciugare il nostro credito.

Il funzionamento infatti è apparentemente banale ma proprio per questo tende ad essere fortemente sottovalutato da moltissimi tipi di “vittime”.

In cosa consiste il raggiro del wangiri? E come difendersi adeguatamente?

Truffa del wangiri sul cellulare, attenzione: cos’è e come difendersi

Il mondo delle truffe telematiche è ampio ed assolutamente diversificato

Wangiri è un termine che deriva dal giapponese che sta ad indicare approssimativamente l’azione dello squillo telefonico, anzi più nello specifico uno squillo e “giù” con la chiamata, come se fosse una forma di avviso o di chiamata che non da il tempo di rispondere.

Questo sistema infatti è stato concepito in particolare prima dell’avvento degli smartphone, tra gli anni 90 e 2000 quando le tariffe telefoniche erano di fatto “basate” su SMS, scatti alla risposta e squilli, che facevano scattare ad esempio abbonamenti  quasi sempre non attivati di proposito dalle vittime semplicemente rispondendo ad una chiamata oppure ad un messaggio.

Anche oggi questa forma di raggiro è stata replicata in modo molto fastidioso ed è difficile da attivare perchè non sempre questa viene ravvisata dal nostro telefono come spam. Si tratta sempre di numeri che hanno una provenienza estera, a volte anche extra europea e sono distinguibili da prefissi non italiani (quello italiano inizia sempre per +39). Il wangiri si attiva semplicemente non rispondendo e soprattutto NON richiamando i numeri esteri “strani” a meno che abbiamo effettivamente il dubbio che possa essere qualcuno che conosciamo.

La truffa scatta infatti esattamente proprio se richiamiamo il numero, e questo sviluppa un ammanco nel credito minimo che ammonta a 1,5 euro per ogni singolo atto di chiamata, essendo questi numeri a tariffazione speciale. Quasi sempre presentano prefissi da nazioni come +216 (Tunisia), +373 (Moldavia), +383 (Kosovo) e +53 (Cuba), +44 (Regno Unito).

Può essere anche utile installare un’app esterna che faccia da “filtro” come ad esempio Truecaller che riconosce i numeri “maligni” e li blocca prima del tempo.

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