Bitcoin, quale valore potrà raggiungere entro fine marzo? Ecco le previsioni

Da sempre il contesto delle criptovalute viene influenzato da alcune forme di dinamiche anche certificate dall’operato e dall’impatto in grado di cambiare nel corso del tempo , da parte delle principali rappresentanti che possono essere ad esempio valute come Bitcoin, considerata la prima ed ancora oggi la più influente in senso assoluto. Il valore che Bitcoin potrà raggiungere in un determinato ambito è ancora la domanda più naturale ma anche meno scontata che può essere sviluppata costasntemente, anche in vista di questo mese di marzo che è iniziato sulla falsariga di quello precedente.

Ma quale valore potrà realisticamente raggiungere Bitcoin in queste settimane?

Proviamo a comprendere il valore del contesto che è da sempre fondamentale per capire effettivamente la “forza”  di questo ambito specifico.

Valore Bitcoin a marzo 2024: ecco quali sono le previsioni

Bitcoin valore marzo

Bitcoin resta la criptovaluta per eccellenza ma continua ad essere estremamente volatile anche perchè il suo funzionamento “tecnico” è basato su fattori che lo sono altrettanto: il mining che è  di fatto la fonte di interesse maggiore che certifica l’interesse nei BTC, le vere e proprie “valute”.

Nel corso degli ultimi anni è stata evidente una vera e propria risalita nell’ambito del valore effettivo di Bitcoin che ha anche influenzato il contesto crypto fatto oramai di migliaia di valute sicuramente diverse tra di loro ma che “devono” ancora molto in termini di impatto a Bitcoin. Molti sono estremamente ottimisti su un nuovo potenziale picco dei BTC in quanto nel corso degli ultimi mesi effettivamente parlando il valore ha sfiorato un incremento del 140 % passando da circa 26 mila dollari all’attuale valore di circa 61 mila dollari, avvicinandosi sempre di più al “picco” massimo avuto nella storia di Bitcoin, ed anche delle criptovalute in senso ampio del termine, di 69,700 dollari, oramai qualche anno fa, in piena pandemia.

Tra i numerosi fattori spicca uno conosciuto come l’halving, ossia una tendenzialmente al ribasso forza “politica” regolamentata nei confronti delle criptovalute. Infatti essendo qualcosa di ancora oggi individuato come “diverso” dalle risorse economiche standard, i numerosi alti e bassi nel valore di Bitcoin sono stati determinati proprio dalle regolamentazioni che in questo periodo sono meno stringenti.

In sostanza il contesto pare favorevole anche dai vari “rumors” attuali che vedono meno disponibilità apparente dei BTC, condizione che fa crescere la domanda. Per cui senza andare troppo lontano, entro fine mese Bitcoin con tutta probabilità potrebbe (il condizionale è sempre d’obbligo) superare i 66 mila dollari come termine massimo.

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