Allerta Digitale Terrestre: controlla subito questo dettaglio o non vedrai nulla

E’ stato indubbiamente il ruolo “rivoluzionario” in qualche modo legato all’avvento del digitale terrestre ad essere stato al centro di una forma di cambiamento legato ovviamente alla televisione, strumento dall’importanza assoluta e ancora oggi difficile da concepire nella sua interezza, in toto, in quanto con la nuova tecnologia che si è già rinnovata due volte ma il processo di cambiamento è tutt’ora in attività e non si è completato. Nonostante questo è prevista una “mini allerta” legata al Digitale Terrestre in quanto oltre la metà dei nuclei familari italiani non si è ancora munita in modo effettivamente efficace di dispositivi giusti.

Dal prossimo settembre 2024 inizierà un nuovo “step” che necessiterà di apparecchiature televisive o decoder adatti per poter  continuare e vedere la TV.

Ma esattamente cosa succede, e cosa succederà nel prossimo futuro? Proviamo a scoprirlo insieme.

Digitale Terrestre, fai attenzione a questa sigla

allerta digitale terrestre
 

Il Digitale Terrestre ha già visto una volta, oramai circa 15 anni fa, entrare nelle nostre vite, con la necessità poi palesata e divenuta “obbligatoria” per continuare a seguire i programmi TV di munirsi di televisioni o decoder compatibili con il DVB, ossia la prima generazione del segnale digitale che ha sostituito l’analogico.

Il digitale terrestre ha portato una nuova qualità particolare in termini di diffusione video ed audio ma anche la possibilità di usufruire di molti nuovi canali. La seconda generazione del digitale terrestre ha visto un nuovo processo iniziare già oltre due anni fa anche se un po’ a rilento: dalla fine del 2022 sono stati ufficialmente dismessi i vecchi segnali, per fare spazio a quelli compatibili con il nuovo standard DVB-T2.

Questo ha portato tutti i nuovi TV e decoder ad essere già adatti, ma oltre il 50 % della popolazione utilizza ancora quelli della prima generazione, e dal 1° settembre 2024 sarà Rai con i principali canali a trasmettere ufficialmente con la nuova tecnologia, che sarà anche integrata con quella di trasmissione multiplex (Mux) che consente di vedere più canali sulla stessa frequenza.

Bisogna però controllare prima del tempo se i dispositivi che abbiamo in casa sono già compatibili: questo è possibile nella verifica all’interno del menù della nostra TV o decoder, recandoci presso la dicitura “Sintonizzatore digitale” , se è presente da qualche parte la sigla DVB-T2 HEVC/H26, significa che non dovremo fare nulla, in quanto il dispositivo è già adatto.

E’ anche possibile inserire il modello del nostro dispositivo e marca su internet, affiancato dalla dicitura DVB-T2 HEVC Main10 per verificare la compatibilità.

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